Mutuo, in Italia meno credito e a costi sempre più sostenuti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mutuo, in Italia meno credito e a costi sempre più sostenuti

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La questione è stata affrontata dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani con un’analisi: chiedere un mutuo sarà sempre più difficoltoso.

La Bce sta continuando a rialzare i tassi, incrementando un peggioramento delle condizioni sul mutuo. Questo processo potrebbe fortemente compromettere la sostenibilità finanziaria del debito delle famiglie. Ciò significa meno credito e, parallelamente, costi sempre maggiori.

In seguito alla grave situazione di crisi tra Russia e Ucraina, i mutui ipotecari avevano già raggiunto e superato il 4% con il costo del denaro all’1,25%. Adesso, in seguito al nuovo rialzo al 2% stabilito durante gli scorsi giorni dalla Banca centrale europea, la soglia potrebbe facilmente arrivare al 5%.

L’analisi di Federazione Autonoma Bancari Italiani

La Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi) ha affrontato la questione attraverso un’analisi. Questa mette in evidenza come con il passare del tempo ci sarà sempre meno disponibilità di credito e a costi sempre più elevati. Ciò comporterà maggiori difficoltà nel richiedere un mutuo.

«A distanza di neanche due mesi dalla prima mossa della Bce, e in uno stato di vulnerabilità economica ormai diffusa, la rapidità con cui si sta realizzando il piano record dei tassi dell’Eurotower comincia, dunque, a generare un clima di sfiducia. Con forti implicazioni sociali e finanziarie per famiglie e imprese», spiega la Federazione.

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E prosegue: «Se, infatti, la tradizionale cautela degli italiani nel ricorrere al credito bancario ha lasciato spazio negli ultimi anni a un maggiore interesse ad indebitarsi, con la complicità di tassi favorevoli e agevolazioni fiscali, i dati sui prestiti di fine estate rappresentano un segnale di discontinuità e di preoccupazione. Perché subiscono i primi effetti del rincaro dei tassi europei e, soprattutto, i timori per quelli che ancora dovranno realizzarsi. Dai tassi per le nuove erogazioni, che potrebbero sforare il tetto del 5% già nei prossimi mesi, all’aumento dello spread che incombe sui prestiti già concessi a tasso variabile. Il nuovo scenario finanziario che si profila per le famiglie e imprese italiane, è sempre più buio».

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ultimo aggiornamento: 2 Novembre 2022 12:55

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